
"Nel solo 2011 il settore fotovoltaico ha generato 40 miliardi di euro di investimenti, per lo più privati, mentre il gettito IVA ha raggiunto i 4 miliardi. Negli ultimi 5 anni il fotovoltaico ha creato 100 mila posti di lavoro dei quali 20 mila addetti diretti e con età media inferiore ai 35 anni." "La poca flessibilità degli impianti di produzione centralizzata è il vero limite allo sviluppo e all'innovazione del sistema elettrico italiano – continua Natalizia. L'obiettivo delle maggiori economie mondiali è la decarbonizzazione degli approvvigionamenti energetici. Solo promuovendo nuove tecnologie energetiche e infrastrutture di rete innovative si generano investimenti, si creano posti di lavoro, competitività ed indipendenza energetica dalle instabilità geopolitiche." "Concordo con il Ministro Corrado Clini - conclude Natalizia – sulla necessità di ripulire le bollette elettriche da oneri impropri. Le famiglie italiane continuano a pagare per le fonti assimilate (che poco hanno di rinnovabile), per il nucleare e per gli sconti concessi alle grandi industrie come le acciaierie: questi oneri non generano ne innovazione e tantomeno competitività".
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